Film diretto da Dario Argento nel 1985, dopo il famoso Suspiria, con una giovanissima Jennifer Connley al suo primo ruolo da protagonista, racconta la storia di una ragazza di nome Jennifer (si proprio come la stessa attrice) vegetariana e che ama gli insetti, figlia di un famoso attore hollywoodiano che parte in Svizzera per frequentare un collegio femminile, nella zona però si aggira un misterioso serial killer interessato a uccidere ragazze molto giovani. Jennifer per colpa dei suoi sonnambulismi finirà inconsapevolmente di fronte alla scena dell'ennesimo omicidio, sconvolta finirà per perdersi nei boschi dove una dolcissima scimmia la porterà in salvo a casa del suo padrone, il professor Mcgregor, un famoso entomologo che studia gli insetti per aiutare l'FBI a risolvere il caso: lo studio degli insetti che si formano nei cadaveri in putrefazione delle vittime diventano uno strumento di indagine fondamentale per capire quando l'omicidio è stato commesso.
Gli insetti mangiatori di cadaveri si dividono in 8 gruppi. Gli 8 gruppi si susseguono l'uno all'altro, e ognuno si insedia in un momento preciso, con dei tempi specifici. Noi gli chiamiamo gli 8 squadroni della morte. Il primo è quello dalla mosca vulgaris che deposita le larve nel cadavere in putrefazione. Ogni squadrone soggiorna 15 giorni. 15 giorni moltiplicato per 8. Quattro mesi.
Jennifer e il professore capiranno di nutrire lo stesso amore per gli insetti e stringeranno una preziosa amicizia. Ma ben presto il professore si accorgerà che il legame che Jennifer ha con gli insetti ha una natura molto più profonda di quello di un semplice osservatore biofilo, la ragazza gli rivelerà che è stata una lucciola a portarla sulle tracce di un guanto che ha perso il serial killer. Gli insetti comunicano telepaticamente con lei.
Nell'antica Grecia la farfalla veniva chiamata Psiche, la parola aveva due significati sia farfalla che anima. Perché questa associazione tra un insetto e l'animo umano? Forse perché i misteri di entrambi sono tanti e incomprensibili.
Solo il professor Mcgregor prenderà sul serio le confessioni della ragazza. Nel collegio le insegnanti e le compagne guarderanno con sospetto i comportamenti di Jennifer, inizialmente portandola da un medico per capire la natura del suo sonnambulismo, poi deridendola e bullizzandola dopo aver scoperto le lettere scritte a suo padre dove tenta di spiegarli gli avvenimenti terribili accaduti con il serial killer e il suo un legame straordinario con gli insetti. Ed è qui che, in una delle scene più belle e iconiche del film, Jennifer ormai in lacrime risponde agli scherni sempre più violenti delle compagne (che fingono beffardamente di essere i suoi insetti che la adorano), con il suo"amore" per loro. Così improvvisamente un'enorme manto oscuro di insetti invade l'edificio del collegio, rispondendo al "richiamo d'amore" di Jennifer, terrorizzando tutti i presenti. La bellezza di questa scena sta nella sua potenza simbolica, Jennifer non risponde alla violenza subita, sceglie l'amore, ma gli umani si sentono minacciati da questo amore che non possono non comprendere, sono troppo lontani da quella connessione che Jennifer ha la natura e le sue creature che la abitano, anche le più piccole del mondo.
Da notare in queste sequenze la bellezza suggestiva del cambio di luci della fotografia, l'accrescersi dei suoni naturali del fruscio degli alberi, del vento e degli insetti, le musiche gotiche dei Goblin, tutti elementi stilistici che intervengono con delicato incanto quando l'aspetto soprannaturale della protagonista si schiude all'interno della pellicola.
Il finale del film è spiazzante e originale, anche se molte domande attorno al giallo dell'assassino rimarranno senza risposta, il cerchio attorno alla vita della protagonista si chiuderà con grandi perdite. L'assenza di risposte alle indagini per molti spettatori potrà essere considerata una debolezza dell'opera, ma questa è una caratteristica propria e ricorrente del cinema di Dario Argento. Tentare di conoscere e interpretare gli aspetti psicologici che hanno scatenato la ferocia del serial killer rimangono del tutto secondari e inutili, in quanto il male, ovvero il "problema del male" nel cinema di Argento, rimane un campo occulto come gli elementi soprannaturali che caratterizzano la protagonista.
L'unica certezza è che gli animali non umani sono i veri protagonisti del film insieme alla giovane protagonista e che insieme lotteranno per l'affermazione del bene, se vinceranno o meno lo saprete solo guardando questo film.
In conclusione posso affermare che Phenomena è una fiaba dark dalla toccante impronta antispecista, con i suoi 35 anni di vita, dimostra al mondo ancora la sua grande attualità e bellezza. E non può sorprenderci se lo stesso Argento ha dichiarato che è il suo film preferito tra quelli che ha girato fino ad oggi.
Il film è possibile acquistarlo in Blu-Ray disc su questo link in un'edizione restaurata dall'Arrow Video con audio italiano incluso.
Ultimo capolavoro assoluto di Dario Argento, poi è caduto in progetti non all'altezza delle sue opere migliori, ti consiglio di vedere profondo rosso che è il suo capolavoro assoluto
RispondiEliminaProfondo Rosso l'ho visto, ma preferisco decisamente Phenomena e Suspiria.
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