sabato 15 aprile 2023

The Emperors Naked Army Marches On (1987)

Siamo in Giappone, per le strade di Hyōgo un misterioso uomo con un giubbotto rosso guida un'auto adornata di scritte, insegne, striscioni e bandiere, attraverso un megafono spiega ai passanti che sta conducendo un servizio commemorativo per consolare le numerose vittime che morirono a causa delle politiche dell'imperatore Hirohito durante la guerra del Pacifico del '41. In seguito scopriremo che si tratta di Kenzō Okuzak, un ex soldato dell'esercito imperiale giapponese, sopravvissuto alla guerra e divenuto un fervente anarchico e antimilitarista. Nel 2 gennaio 1969, divenne famoso per aver attaccato l'imperatore Shōwa sparandogli tre flipper pachinko con una fionda e nel 1976 distribuì anche dei volantini con cartoni animati pornografici raffiguranti l'imperatore Shōwa, nonostante i numerosi arresti e gli anni passati in prigione Okuzak non rinuncia alla sua militanza e in questo documentario, collaborando con il regista Kazuo Hara, decide di scoprire la verità su ciò che accadde ai soldati giapponesi in Nuova Guinea, in particolare di tre soldati che vennero giustiziati poco dopo la fine della guerra. 
Rintraccerà scrupolosamente ex soldati e ufficiali, si presenterà nelle loro tranquille abitazioni e li interrogherà con le buone o con le cattive, quando infatti questi si rifiuteranno di parlare e omettere la verità non perderà tempo ad aggredirli sia verbalmente che fisicamente, sconvolgendo tutti i presenti. La macchina da presa filma ogni momento, registrando ogni reazione dei soggetti interrogati, anche le lunghe pause e silenzi che spesso raccontano più delle parole, lo sguardo del regista crede nella potenza del mezzo cinematografico che usa come prezioso sigillatore di verità. Okuzak diviene quindi il messaggero perfetto per incarnare questa fede nel cinema, non a caso l'uomo stesso è convinto di essere nelle mani di un Dio che l'ha punito con la lussuria per la sua indifferenza e che in seguito gli ha rivelato lo scopo della sua vita: scoprire e raccontare tutto l'orrore della guerra, tutti i suoi dettagli terrificanti, affinché questa non si ripeta mai più. E per farlo sembra proprio necessario aprire ferite cicatrizzate di un passato impronunciabile, tornare a farle sanguinare affinché le barbarie inflitte e subite, tutte le esperienze traumatiche che ne derivano, si rivelino in tutta la loro chiarezza per diventare una potente testimonianza al servizio dell'umanità. Come se non bastasse già questo a rendere il film doloroso e inquietante, c'è anche la partecipazione dei fratelli e delle sorelle delle vittime che sostengono di avere contatti con i loro spiriti dannati e che tentano disperatamente di far placare. 
Questo è un documentario brillante e sconvolgente, uno dei migliori che abbia mai visto e non faccio fatica a credere che sia considerato uno dei migliori della storia del cinema. Kazuo Hara ha impiantato importanti radici nel genere, che registi futuri come Joshua Oppenheimer sapranno cogliere con altrettanta potenza in opere come "The Act of Killing" e "The Look of Silence".

Il film è stato restaurato e distribuito in DVD e Blu-Ray dalla Second Run. Ho curato la traduzione dei sottotitoli in italiano con la collaborazione di AsianWorld.it, potete scaricarli qui.

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