martedì 14 giugno 2022

Ghostwatch (1992)

È un film televisivo prodotto dalla BBC scritto da Stephen Volk (lo stesso di Gothic di Ken Russell) e diretto dalla regista Lesley Manning, fu trasmesso per la prima volta sul canale BBC1 il 31 Ottobre del '92. Si tratta anche del primo mockumentary prodotto da una emittente televisiva, di fatti l'ambientazione del film è proprio il set di una diretta televisiva con attori che interpretano la versione immaginaria di se stessi: c'è il presentatore Michael Parkinson e i reporter Sarah Greene, Mike Smith (il marito reale di Greene) e Craig Charles. La trasmissione omaggia la nottata di Halloween portando Sarah con i suoi cameramen in una casa a Northolt, nella Grande Londra, nota nel quartiere per un'attività di poltergeist, dove vi abita la famiglia Early. Qui troviamo la signora Michelle Early con le sue due figlie Pam e Kim che sostengono che la casa sia infestata da una presenza malevola e che hanno soprannominato "Pipes", perché inizialmente la madre ha sempre giustificato gli strani rumori per via delle tubature. Sarah deciderà di passare la notte con loro per indagare sugli eventi e capire se i loro racconti corrispondono alla verità. Nel frattempo nello studio vengono mostrate delle registrazioni video della famiglia che proverebbero la presenza del fantasma e interrogati degli ospiti esperti sul tema del soprannaturale, il tutto mentre sullo schermo è mostrato un numero di telefono in modo che i telespettatori possono "chiamare" e testimoniare altre storie su fantasmi. Tutti questi espedienti hanno dato al film un'impronta fortemente realistica, suscitando non poco shock nel pubblico inglese che tartassò la BBC di telefonate, nonostante prima della trasmissione venne avvertito che si trattava solo di uno spettacolo fittizio. Man mano che la trasmissione prosegue, si alternano le inquadrature fisse delle telecamere nascoste installate nella casa e quelle a spalla di Sarah che testimoniano fenomeni sempre più inquietanti finché le due sorelle perdono completamente il controllo a causa del poltergeist, una tensione dosata ingegnosamente che arriva al suo culmine nel finale quando il collegamento con la casa si perde completamente e il terrore domina nello studio e... sullo schermo. L'uso della telecamera termografica, usata per rivelare gli spettri, diventa la chicca finale di un film dal grande impatto visivo e sonoro, capace ancora oggi di suscitare più di un brivido. Dopo la trasmissione di "Ghostwatch" molte furono le controversie, soprattutto quelle legate all'impatto psicologico sui giovani, ci fu infatti il noto caso di suicidio di Martin Denham, un ragazzo diciottenne «che soffriva di difficoltà di apprendimento e aveva un'età mentale di 13 anni, si suicidò cinque giorni dopo la messa in onda del programma. La casa di famiglia aveva sofferto di un sistema di riscaldamento centralizzato difettoso che aveva causato il battito dei tubi; Denham ha collegato questo all'attività nello spettacolo causando grande preoccupazione. Ha lasciato un biglietto di suicidio con la scritta "se ci sono fantasmi sarò ... con te sempre come un fantasma". Sua madre e il patrigno, April e Percy Denham, incolparono la BBC. Hanno affermato che Martin era "ipnotizzato e ossessionato" dal programma». Si registrarono anche i primi casi di PTSD provocati da uno show televisivo. Se non vi sembra già abbastanza inquietante tutto questo, allora vedetelo!

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