domenica 3 maggio 2020

Martin (1978)

Martin è progettato per far sì che tutti quei mostri soprannaturali che fanno parte della nostra tradizione letteraria siano, in sostanza, espulsioni di noi stessi. Sono bestie che abbiamo creato per esorcizzare il mostro dentro di noi ... in "Martin" ho provato a mostrare che non puoi semplicemente tagliare questa parte malvagia di noi stessi e buttarla via. È una parte permanente di noi e faremmo meglio a cercare di capirlo.
Conosciuto in Italia con il titolo Wampyr, è il quinto lungometraggio di George Andrew Romero. Il film è incentrato sulla storia di Martin, un vampiro dall'aspetto di un giovane adolescente, che dopo la morte della sua famiglia si trasferisce dal suo cugino anziano Tateh Cuda che, con molta riluttanza, lo accoglierà nella sua abitazione offrendoli anche un lavoro per aiutarlo con le consegne del suo negozio alimentare. Nell'abitazione vive anche la cugina Christine, con la quale inizialmente non gli sarà permesso neanche parlare. Cuda infatti non perderà occasione per tormentare Martin riguardo alla grande maledizione che incomberebbe su di lui e sulla sua famiglia di vampiri, perciò setaccerà la sua esistenza in cerca di qualche segnale soprannaturale e ornerà l'abitazione di aglio, crocifissi e altri strumenti nell'illusione di esorcizzarlo e "guarirlo" dal vampirismo. Ma Martin dimostrerà al cugino che la sua forma di vampirismo non ha alcuna natura soprannaturale e che il suo desiderio di sangue non è altro che una "malattia" che logora la sua esistenza.
Il film è in sostanza, un riadattamento moderno del mito di Nosferatu snaturato dalla sua componente soprannaturale e trasformato in una stimolante metafora della "diversità" e della natura del male. È bene sottolineare che il film non abiura completamente l'aspetto soprannaturale, semplicemente non lo rivela sottraendolo così alla tradizione classica dell'horror, rimanendo materia occulta. Nella regia predomina uno stile naturalista nella rappresentazione della quotidianità, colpisce l'estremo realismo delle scene delle aggressioni delle vittime, ma la fotografia espressionista di Michael Gornick accentua le ombre prediligendo i colori caldi, la sceneggiatura è tesa in modo prestigioso per rafforzare l'ambiguità dei personaggi e il fascino tenebroso di John Amplas che interpreta Martin è ipnotizzante, tutti questi ingredienti donano alla pellicola un'atmosfera costantemente cruda, sensuale e inquietante. La natura vampiresca di Martin ci appare per quella che è, malattia o perversione che sia, non sembra essere importante per Romero, ma quali rapporti ed effetti questa possa provocare all'interno della società è invece il centro del suo interesse. Molto efficaci sono le brevi sequenze in bianco e nero inserite con un intelligente montaggio alternato all'interno di quelle a colori, che svolgono la funzione di evocare fatti e situazioni già avvenuti in passato. Nel finale questa scelta si rivela particolarmente potente quando le sequenze in bianco e nero della folla armata di fuoco e forconi che insegue Martin, si alternano con quelle dell'inseguimento da parte della polizia dopo che Martin ha scassinato un negozio di abbigliamento. Il criminale, il malato, il reietto, il diverso, viene stigmatizzato, condannato e linciato dalla società, l'entità di tale violenza si rivelerà essere un male di gran lunga più disumano e oscuro di quello perpetrato dal soggetto perseguitato. Il rapido e crudo finale è prepotentemente esplicativo.
Il film fu girato a Braddock, in Pennsylvania, nell'estate del 1976 ed è costato circa 100.000 dollari, un budget molto ridotto, infatti nel film hanno presero parte attori non professionisti, molti dei i quali erano amici e famigliari del regista. Martin ci ricorda che per fare grande cinema non servono grandi budget, Romero in una intervista del 2013 dichiarò anche che è il suo film preferito tra quelli che ha girato.


In Italia il film è disponibile in DVD, potete acquistarlo su questo link.

4 commenti:

  1. Grandissimo film, tu sai che adoro Romero, mi aspetto di vedere recensita la prima trilogia degli zombie nel tuo blog xD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non è in programma, ma vedrò... "Martin" è il suo film che ho preferito.

      Elimina
    2. la trilogia è un capolavoro, intendo la prima, è impossibile non averla nel blog ^_^

      Elimina
    3. L'ho vista, ma ho apprezzato soltanto "La notte dei morti viventi" dei tre film.

      Elimina


Post più popolari