sabato 8 gennaio 2022

La parete di fango (1958)

Volevo parlare da tempo di questo film che ho visto proprio recentemente, ma per un motivo e per un altro ho sempre rimandato. Oggi ho appreso dalla morte di Sidney Poitier e trovo che sia un dovere omaggiarlo ricordando questo film. Si tratta di The Defiant Ones di Stanley Kramer (il regista di Vincitori e Vinti e Indovina chi viene a cena) che narra di due prigionieri fuggitivi, Cullen e Joker (interpretati da Sidney Poitier e Tony Curtis), che rimanendo incatenati insieme, devono cooperare per sopravvivere e conquistare la loro libertà. Cullen è nero, Joker è bianco, la loro differenza etnica sarà motivo di continui dissidi e provocazioni, ma non avranno molta scelta, per spostarsi e rispondere persino dei loro bisogni primari dovranno essere coordinati, pensare con la stessa testa, conoscersi. E sta in questa semplice ma geniale intuizione la forza dell'opera di Kramer, l'aver "incatenato" due uomini diversi per affrontare una sfortuna comune, quelle catene da metafora di prigionia, umiliazione e costrizione, diventano la chiave per costruire un legame autentico con l'altro, la rivelazione di una fraternità che sarà indissolubile anche quando quelle stesse catene verranno spezzate. Il film è sorretto dalle interpretazioni di Poiter e Curtis, che reggono straordinariamente la metamorfosi dei loro personaggi, a questo si aggiunge una gestione avvincente delle scene d'azione e della suspense, un'ambientazione cruda e realistica, e uno sfondo di personaggi secondari dotati di una considerevole sottigliezza psicologica. Il finale è indimenticabile. Un film che fareste bene a recuperare se non lo avete ancora visto.
Per la sua performance Sidney Poitier vinse l'Orso d'argento come miglior attore al Festival Internazionale del Cinema di Berlino e il film ricevette anche ben 9 nomination agli Oscar, aggiudicandosene due come Migliore Sceneggiatura Originale e Migliore Fotografia.

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